Il Grano duro siciliano Tumminia
Il grano duro di Tumminia
Uno dei grani più antichi, la cui
coltivazione ebbe luogo in Sicilia.
La Timilia, (Triticum durum Desf.
var. affine Koern) una varietà di grano estesamente diffusa nel primo
cinquantennio di questo secolo nelle aree del meridione, è oggi, in particolare
in Sicilia, praticamente scomparsa. Nello scorso secolo era uno dei grani più
diffusi negli areali del mediterraneo: Portogallo, Nord Africa, Francia ed in
particolare in Spagna (Siviglia).
Hugo Werner (1885) riporta le
varie denominazioni con cui la Timilia veniva indicata in Spagna, Tremesino, in
Italia, Triminia, Grano Marzatico; Tumminia, Napoli; Timilia o Tremelia,
Sicilia, in Francia, Blè Trimenia; Trèmois; Trimenia de Sicile e in Germania,
Dreimonatweizen [Grano dei tre mesi], Triticum tumonia.
Nel 1925 Garola C. V. e Lavallée
P., secondo quanto riportato nell' Enciclopedie Agricole nella sezione dedicata
ai cereali, classificano la “Trimenia barbu de Sicile” tra i frumenti duri
adatti per i paesi caldi e secchi.
All'inizio del secolo la Timilia
era enormemente diffusa nelle regioni meridionali italiane. Infatti nel 1914 il
Ministero di Agricoltura Industria e Commercio in una pubblicazione dal titolo
“Il frumento in Italia” riportando il prezzo medio mensile di ciascun mercato
italiano indica per il mercato di Palermo tre tipi di grano: Realforte,
Sammartinara e Timilia; mentre per il mercato di Catania indica solo due
categorie “per pasta” e Timilia.
Da un'analisi dei prezzi medi
delle singole “qualità” negli anni 1912 e 1913 la Timilia di Catania e di
Palermo spunta prezzi maggiori rispetto alle varietà di frumento duro più
rinomate quali “Taganrog” o “Nord Americá”.
Nel 1930 Bufalino G. riporta la
Timilia come unico grano marzuolo (seminato a marzo), caratterizzato da una
notevole resistenza alla siccità.
Bufalino G., riferisce che questo
biotipo di frumento utilizzato nella classica rotazione, (maggese, frumento
vernino, fruumento primaverile od orzo, riposo pascolativo) si coltivava su
ringrano e spesso veniva utilizzato come coltura miglioratrice. Nei periodi
invernali quando le piogge abbondanti non permettevano la semina degli altri
frumenti, si ricorreva alla Timilia che poteva essere seminata in Gennaio nelle
zone marittime ed in Marzo nelle zone collinari.
Nella prima metà del secolo,
dunque, la coltivazione di questo biotipo raggiunse in Sicilia, una notevole
diffusione grazie all'adattamento alle più disparate condizioni ambientali.
Inoltre è un frumento resistente
al secco, alla stretta, alle ruggini e permette una produzione soddisfacente
anche con decorsi primaverili non favorevoli; infine è un frumento ricco di
glutine che mantiene anche una discreta forza, si da essere frequentemente
adoperato per la pastificazione da solo o in miscela con altri duri per
migliorarne la qualità.
Farina di tumminia: un prodotto
dalla Sicilia con proprietà interessanti
Più leggera e digeribile, la
farina di Tumminia è un prodotto pregiato ottenuto con la macinazione a pietra
del grano. Presenta un ridotto contenuto di glutine ma un buon apporto proteico
rispetto alle farine tradizionali. Oltre ad essere gustosa, possiede proprietà
benefiche per la nostra salute. La farina di tumminia o timilia è ricavata da
un particolare tipo di grano duro tipico della zona di Trapani. La tumminia è
un grano a ciclo breve: viene solitamente seminato a marzo per poi effettuare
la raccolta a giugno. Dalla sua lavorazione si ottiene una farina integrale
molto ricca di proteine e povera di glutine. Le spighe di questo grano vengono
lavorate con la macinazione a pietra producendo una farina meno raffinata
rispetto a quelle tradizionali. Il risultato è migliore in termini di sapori e
di vantaggi per la salute. I prodotti risultano più leggeri e digeribili e
ricchi di proprietà benefiche. Le modalità di lavorazione meno intensive e
industriali giustificano il prezzo di vendita più alto di questa farina e dei
prodotti da essa ottenuti. Utilizzando questa farina si tutela il patrimonio di
biodiversità del territorio siciliano e si incentiva la filiera corta. La
scelta ricade su prodotti non trattati chimicamente e poco lavorati per
prevenire l’insorgenza di intolleranze alimentari.
Farina di tumminia: grano
La varietà di grano Tumminia ha
origini molto antiche ed in passato era coltivata in tutta la regione
siciliana. Al giorno d’oggi la sua diffusione risulta, invece, essere
circoscritta solo ad alcune zone della Sicilia. La spiga di questo particolare
tipo di grano si distingue dagli altri tipi di grano per diverse
caratteristiche. Innanzitutto per l’altezza, pari a circa 180 cm. Inoltre, le
spighe sono più scure e presentano chicchi irregolari rispetto a quelle
tradizionali. Inoltre questo grano è anche adatto ad essere coltivato in
condizioni di siccità. Si rivela, infatti, molto resistente e in grado di
crescere senza richiedere speciali cure o tecniche di coltivazione. La farina
ricavata da questo tipo di grano è contraddistinta da un elevato contenuto
proteico. Essa viene adoperata sia per la produzione di pane a pasta dura che
per la produzione della pasta. Si tratta di prodotti altamente digeribili e
durevoli. Possono essere conservati per diversi giorni rimanendo di consistenza
abbastanza soffice.
Farina di tumminia:
caratteristiche peculiari
Ricavata dalla macinazione a
pietra, questa farina ha una resa minore rispetto a quella del grano più
diffuso. Le spighe non vengono lavorate a livelli intensivi e ciò può
giustificare prezzi più elevati sul mercato. Grazie a questo tipo di
lavorazione si ottiene un prodotto semi-integrale, meno raffinato rispetto alle
farine tradizionali. Questo grano antico contiene una percentuale di glutine
più ridotta e ciò lo rende compatibile con la necessità di ridurre il rischio
di intolleranze alimentari. Grazie al minore apporto di glutine, la farina in
questione risulta più leggera e digeribile. Inoltre, i prodotti ottenuti a
partire da questa farina hanno un sapore più pregiato e gustoso. Infine,
utilizzare questo grano antico permette di tutelare la biodiversità del
territorio siciliano privilegiando la filiera corta.
farina di tumminia
Farina di tumminia: ottenuto da
un particolare grano, è lavorata con la macinazione a pietra.
Farina di tumminia: proprietà
Grazie alle caratteristiche del
grano da cui è ricavata e al tipo di lavorazione, questa farina si rivela ricca
di proprietà benefiche per la nostra salute. Il grano integrale, poco
raffinato, presenta un elevato apporto di proteine a fronte di un ridotto
contenuto di glutine. Pur non essendo del tutto adatta a persone che soffrono
di celiachia, questa farina può essere consigliata per limitare la possibile
insorgenza di intolleranze di tipo alimentare. Le qualità nutrizionali di
questa particolare farina la rendono ideale per rinforzare le nostre difese
immunitarie. Inoltre, aiuta a migliorare la salute dell’apparato
cardiovascolare e a prevenire l’insorgenza di eventuali patologie. Questo grano
antico può essere quindi utilizzato spesso poiché non ha subito particolari
alterazione. Si rivela un prodotto più sano e genuino, che non è stato trattato
geneticamente dall’uomo.
farina di tumminia
Farina di Tumminia: permette di
ottenere prodotti leggeri e digeribili con un buon apporto proteico ma poveri
di glutine.
Farina di Tumminia: utilizzi
consigliati
Questa farina si rivela ideale
per la preparazione di prodotti da forno sia salati che dolci. Può essere
facilmente adoperata anche per preparare la pasta. Per ridurre la tenacità dei
prodotti ottenuti da questo tipo di grano duro si può optare per alcuni
semplici accorgimenti.
Si consiglia per questo di
impiegare una percentuale di farina di frumento pari al 10-15 %. In alternativa
si può usare dell’acqua molto fredda durante l’impasto.
Commenti