C'ERA UNA VOLTA ITAVIA...
Nel ricordo della nostra gloriosa
compagnia aerea ITAVIA che cessò di volare nel Dicembre del 1980 e dei suoi
1.000 dipendenti che mai la dimenticheranno: Aerolinee Itavia S.p.a. La società, fondata in
origine nel 1958 con il nome di "Società di Navigazione Aerea", nel
1962 prese il nome di "Aerolinee Itavia S.p.a." trasferendo la
propria sede operativa dall'aeroporto dell'Urbe (LIRU) a quello di Ciampino
(CIA-LIRA). Nel 1961 entrò a far parte degli azionisti il Principe Giovanni
Battista Caracciolo mentre, verso la fine del 1965, entrarono a far parte della
società anche la famiglia Tudini e l'Avvocato Aldo Davanzali che diverrà poi il
maggior azionista, amministratore delegato e nostro indimenticabile Presidente.
Nel 1972 venne scelta Catanzaro (Via Settembrini 8) per trasferire la sede
legale della società, mentre fu scelta Roma (Via Sicilia 43) per quella
amministrativa e per la direzione generale e commerciale. Alla Società
Aerolinee Itavia S.p.a. fu assegnato il codice IATA: IH Alla fine degli anni 70
l'ITAVIA, con la sua organizzazione Commerciale, Amministrativa, della
Direzione traffico/scali, Operazioni di Volo e della Direzione tecnica, poteva
contare su un totale di circa 1.000 dipendenti
A seguito dell'incidente di Ustica e delle indagini della magistratura
in corso, Il 10 Dicembre 1980 l'Itavia sospende ogni attività di volo. Il 16
Dicembre 1980 con decreto del Ministero dei Trasporti, vengono dichiarati
decaduti tutti i servizi di linea affidati all'ITAVIA. Il 31 Marzo 1981
l'avvocato Amedeo M.Gagliardi, legale dell'ITAVIA, depositava al Tribunale
Civile di Roma la citazione a giudizio della compagnia aerea nei confronti
dello Stato Italiano, nelle persone degli allora ministri della Difesa Lelio Lagorio,
dell'Interno Virginio Rognoni e dei Trasporti Rino Formica, per un risarcimento
calcolato a quel tempo di oltre 30 miliardi. Dopo la revoca della licenza di
volo dell'ITAVIA (COA), nella seduta parlamentare del 16 Gennaio 1981,
presieduta dall'allora Ministro dei Trasporti Rino Formica, venne costituita la
compagnia aerea Aermediterranea (BQ) che iniziò a volare sulle rotte
precedentemente operate da ITAVIA e su alcune lasciate da Alitalia. Parte del
personale di terra e di volo, messo in cassa integrazione speciale nel 1981 con
una legge "ad hoc" venne assorbito
dall'Aermediterranea, in parte da Alitalia e Alisarda, a condizioni
contrattuali ed economiche più svantaggiose e con la retrocessione delle
qualifiche acquisite in ITAVIA.
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