ANTICHE PRATICHE DI CANTINE---




Antonio Saltini per la storia delle pratiche di cantina (parte 1) enologia antica, enologia moderna: un solo vino, o bevande incomparabili? Vite e vino: una pianta e un prodotto, due storie La viticoltura nasce sulle rive del Mediterraneo, unite da rotte sulle quali nel primo millennio avanti Cristo le anfore di vino costituiscono uno dei generi che ricolmano con maggiore frequenza le stive: solo nel crepuscolo del XX secolo il vino sarà genere altrettanto comune del commercio internazionale, tanto da alimentare la sensazione della continuità del ruolo della bevanda ottenuta dalla vite tra le derrate al centro degli scambi mondiali. L’idea della similarità tra il mercato di una derrata chiave del primo millennio avanti Cristo e una derrata negoziata in quantità ingenti nel crepuscolo del secondo millennio dopo Cristo è suggestiva ma aleatoria, probabilmente arbitraria: l’alea deriva dall’incertezza dell’identità dell’oggetto alle due epoche, siccome il vino che offriva ai propri ospiti Caligola era, con ogni probabilità, bevanda radicalmente dissimile da quella che imbandiscono, a un ricevimento diplomatico, Jacques Chirac o Elisabetta d’Inghilterra. Se la viticoltura è nata, all’alba della civiltà occidentale, sulle rive del Mediterraneo, la bevanda cui attribuiamo il nome di vino è, verosimilmente, creatura di un gusto e di metodologie nate in secoli successivi, metodologie che hanno preso vita, con ogni probabilità, in terre e climi diversi da quelli di origine della viticoltura, ostili alla vite, tanto da imporre a chi volesse conservare il prodotto della fermentazione di forzare con l’artificio le peculiarità naturali del vino (CONTINUA)

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