MAFIA - UNA CANCRENA AVVILENTE

G. GARIBALDI
HA PORTATO IN SICILIA, MORTE, DISTRUZIONE E MISERIA

LA MAFIA SICILIANA ISTITUZIONALIZZATA DA SECOLI….
L'Italia senza la Sicilia non lascia immagine alcuna nello spirito. Qui è la chiave di ogni cosa. Fu questa la riflessione scritta che fece il grande scrittore Goethe giunto in questa terra.
La tappa di Garibaldi a Rampingallo (nota località prossima a Salemi ove esistono i ruderi di quel che fu un baglio fortezza), sul percorso fra Marsala e Salemi, è senza dubbio uno degli episodi minori dell’epopea garibaldina, ma segnò per sempre il destino dei siciliani. E’ determinante perché costituisce il primo incontro “operativo” con quelli che saranno i collaboratori ed i collaborazionisti del Governo sabaudo nell’operazione di conquista del suolo siciliano. Il baglio di Rampingallo, noto già allora, per essere la base operativa dei mafiosi dell’epoca in quella sede si strinse il sodalizio infame per sbaragliare l’apparato militare borbonico. A Marsala, com’è noto, vi era una potente lobby commerciale britannica che agevolò il nizzardo nelle operazioni di sbarco. A Garibaldi ed ai suoi Mille, tuttavia, i capi-mafia ed i picciotti di mafia pare abbiano fatto una pessima impressione anche i vari baroni Sant’Anna e Mistretta, in particolare e gli altri nobili presenti. Si intuisce che non era alla “forma” che importasse ma la sostanza. Tutto ciò che era successo e che succedette successivamente era stato, infatti pianificato quella notte, fra il dodici ed il tredici maggio del 1860. Garibaldi ci dormì sopra, tranquillamente. Meno tranquilli furono i sonni poco ristoratori dei suoi storiografi personali: Giuseppe Cesare Abba e Beppe Bandi, che presagivano la vulnerabilità di ciò che avrebbero trascritto per i posteri. Avendo smantellato e fatto evaporare il sistema amministrativo borbonico e relativi organici, Garibaldi collocò tutti i vari mafiosi a lui fedeli, a gestire il governo dei comuni regalando il potere alla mafia. Qualche secolo dopo, sull’esempio garibaldino, gli americani prima di sbarcare in Sicilia, avevano preventivamente chiamata in soccorso tutta la struttura mafiosa siculo americana per sbaragliare dall’interno la difesa militare italo tedesca. E’ noto a tutti, che la mafia in tale circostanza fu efficientissima e il connubio durò sino agli anni cinquanta con l’illuso Salvatore Giuliano in funzione armata anti proletaria e comunista. Anche gli americani, avevano sbaragliato il sistema amministrativo locale collocando i vari capi mafia nelle cariche di sindaci e prefetti. In democrazia, e siamo ai giorni nostri, l’italico governo scese a sua volta a patteggiare con la mafia e conosciamo gli eventi ma non gli sviluppi.

W LA SICILIA LIBERA E INDIPENDENTE 

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